venerdì 21 settembre 2012

Recensione TGS/LUCIFER BIG BAND su "LOUDNOTES"

di Leonardo Annulli Paris
 
 
Lo split che vi vengo a presentare (ascoltabile e scaricabile gratuitamente dal bandcamp dei TGS) è opera di due band italiote semisconosciute al grande pubblico. Innanzitutto, i The Great Saunites, duo lodigiano basso e batteria con alle spalle un EP (Delay Jesus '68, uscito l'anno scorso per Il verso del cinghiale e Hypershape) e uno split 7" con i Canide
Una band che sembra in preda a un oscuro delirio sciamanico, che penetra l'orecchio dell'ascoltatore con due pezzi diversi ma accomunati da un anima profondamente oscura e acida. Il primo, Black City, è esattamente quello che il titolo promette: un viaggio oscuro e pericoloso nella città nera, un luogo sperduto e abbandonato abitato da pochi valorosi e scheletri vagabondi. È il basso a dare il ritmo, con un riff lento e metallico sostenuto da un tamburello, accompagnati da un synth che crea un'atmosfera dark western (?). La successiva Medjugorje è uno scatto di reni che trascina il disco su sentieri più math rock, con il basso e la batteria in epilessi ad aprire la strada a piacevoli bordate di synth noise. Due pezzi decisamente ben riusciti.
La Lucifer Big Band è semplicemente il progetto parallelo del batterista dei The Great Saunites alla seconda prova discografica a breve giro (dopo l'EP Atto I). Rakshasa Chant, purtroppo, cambia un po' le carte in tavola, sfiancando l'ascoltatore con un lunghissimo brano synth-drone strapieno di suoni elettronici oscuri e taglienti che conferiscono al pezzo un'aura sabbatica ma precludono un secondo ascolto (ma forse è un problema mio che non digerisco questo genere di cose). 
 

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