sabato 21 gennaio 2017

TGS_GREEN recensito da METALITALIA

di Davide Romagnoli

Prosegue la jam cosmica del duo lodigiano, iniziata nel 2016 con “Nero”, per addentrarsi ancora nelle profondità spaziali e mistiche dell’adorazione ai Titani Sonici, nominati espressamente dalla band. Con “Green” abbiamo, a differenza delle passate declinazioni, due brani, espressioni bilaterali di una ricerca espressiva di space rock psichedelico con le medesime reminiscenze sludge che avevano contraddistinto il passato della band. “Dhaneb”, riferita probabilmente alla stella più luminosa della costellazione del Cigno, ripercorre, nei suoi 25 minuti di durata, tutti quegli andamenti cari ai The Great Saunites, i saliscendi desertici di tradizione strumentale, riportati in voga dalla ripresa della scena stoner in quasi tutto il mondo, impreziosita però da alcuni interventi vocali, che ne amplificano la dinamica portante, ad opera dell’ospite Mike B., oltre che dalle tribalità del basso di Atros e dai trip batteristici di Leonard, al quale estro sono affidate anche le chitarre. Se con “Nero” si era scesi negli abissi infimi della metropoli fino ai baratri di Golconda, con “Green” si tende alle sfere celesti, e con i 22 minuti di “Antares” si compie il secondo viaggio spaziale, là dove si era rimasti con la precedente, ancora di più verso lidi sonici, mistici e psichedelici. I tripudi lisergici nel finale (dove sembra di sentire i climax catartici di certi ultimi Swans) lasciano ancora una volta ben sperare per il futuro della band e per il terzo tassello del percorso triadico di questo ultimo, affascinante progetto di una realtà tutta italiana da non sottovalutare.

https://metalitalia.com/album/the-great-saunites-green/

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