mercoledì 5 aprile 2017

Recensione GREEN su HOT MUSIC MAGAZINE

di Sergio Vinci
 
"Green" è la seconda parte di una trilogia iniziata nel gennaio 2016 con l'album "Nero". E' un suono altamente lisergico e fumoso quello di questo duo lodigiano dove spettri, visioni e atmosfere dilatate si fondono assieme per dar vita a due lunghi brani, a tratti inquietanti, a tratti meditativi, ma dalla forza innegabile, una forza oserei dire quasi "esoterica".

Il sound dei Nostri potrebbe essere definito come "semplice" e ripetitivo, ma non immagino un modo diverso per poter far rendere questa proposta musicale allo stesso modo. Anzi, direi che riuscire a convincere usando pochi elementi, ruotando sempre attorno agli stessi riff aggiungendo man mano che si procede sempre qualche arpeggio o ingrediente nuovo ma non deviando mai in maiaera netta il sentiero intrapreso, è impresa non facile. Molti altri avrebbero deluso, i The Great Saunites invece no.
Il loro atmospheric doom-post metal, drogato con forti dosi di psichedelia, generalizzando un po' il discorso, non ha nulla di innovativo, ma riesce a creare un feeling carico di tensione ma allo stesso tempo dai forti connotati meditativi, per un risultato efficace e che troverà negli amanti del genere una sicura approvazione. 
Quindi non rimane molto altro da dire, se non che questo lavoro travalica le mere definizioni di genere e arriva a toccare universi paralleli con un linguaggio lineare ma accattivante. 
Attenti solo a non lasciarvi ipnotizzare eccessivamente, potreste fare viaggi mentali senza ritorno!
Complimenti alla band!
 

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